Un provvedimento tedesco varato dal governo Scholz sta generando preoccupazione a livello industriale. Si sta infatti configurando una tariffa dell’energia francotedesca a 70 euro, mentre gli italiani la pagano 120 euro. “Questo conferma da una parte che l’Europa non è stata in grado di fare una politica comune dell’energia e dall’altro che questi aiuti di Francia e Germania creano asimmetrie competitive che distruggono il mercato unico e creano una competizione sleale”. Lo dice Antonio Gozzi, presidente di Federacciuai, in una intervista a Il Foglio. Dagli Ets in avanti, secondo Gozzi “ci sono una serie di norme che sono conformi alla normativa europea ma esigono una volontà politica di occuparsi di industria e di manifattura da parte del nostro governo”. E ancora sull’Europa: “Contrariamente a tutte le aree economiche del mondo in cui l’industria è al centro dell’attenzione, nell’Unione ci si è occupati di regolamenti, decarbonizzazione e climate change, ma è in atto una deindutrializzazione europea, basta vedere cosa succede sull’automotive”.