“E’ la maggiore dotazione di risorse mai destinata all’agricoltura italiana”. Così il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, per il via libera Ue alla rimodulazione delle risorse del Pnrr. “L’intero Governo Meloni, col ministero dell’Agricoltura e grazie al gran lavoro effettuato dal ministro Fitto, è riuscito a ottenere un grande risultato che non è solo nel forte incremento delle risorse ma soprattutto nei meccanismi che sono stati introdotti per assicurare che quei finanziamenti vengano spesi e bene”, spiega a Il Sole 24 Ore. Dice ancora Lollobrigida: “Abbiamo puntato alle misure e agli investimenti che hanno dimostrato di riscuotere l’interesse degli imprenditori e di garantire un tiraggio”. E l’agrisolare “oltre a ridurre l’inquinamento produce energia da fonti rinnovabili e quindi si tratta di investimenti che offrono più risposte positive”. Lo stesso vale anche per i contratti di filiera che “rafforzando la produzione agricola e la trasformazione industriale, poi aprono spazi per ulteriori investimenti nell’indotto. Va aggiunto che per i contratti di filiera è prevista la creazione di uno specifico fondo gestito da Ismea che svolgerà le istruttorie tecniche e procederà alla stipula dei relativi contratti. Ripeto, ci siamo limitati ad ascoltare la voce degli imprenditori”. Aggiunge il ministro sull’agrisolare: “Il vincolo dell’autoconsumo che cioè vincolava l’investimento nell’impianto fotovoltaico alle esigenze energetiche della singola azienda, senza la possibilità di erogare energia a terzi, all’inizio ha raffreddato l’interesse. Ma grazie al lavoro svolto col responsabile del Pnrr al ministero dell’Agricoltura, il direttore generale Marco Lupo, abbiamo convinto la Commissione a sostituire il concetto di autoconsumo aziendale con quello più ampio delle “comunità energetiche”.