“L’obiettivo finale dipende da fondamentali e specifici fattori abilitanti quali la cancellazione delle norme regolamentari quali l’Euro 7 per continuare a produrre auto di piccole dimensioni a prezzi accessibili per i clienti, il sostegno del mercato attraverso incentivi alle vendite e la competitività dei costi, compresi quelli energetici, per l’intera catena di fornitura”. E’ quanto si legge in una nota di Stellantis, al termine del tavolo Automotive al Mimit.
Stellantis contribuisce in modo determinante all’economia italiana e alla bilancia commerciale del Paese con un surplus di 11 miliardi di euro dal 2021 al giugno di quest’anno con veicoli prodotti in Italia ed esportati in tutto il mondo. L’ultima novità è la Fiat 500e costruita a Mirafiori ed esportata negli Stati Uniti, ma si può anche sottolineare che l’85% della produzione di Atessa o il 90% delle Maserati prodotte in Italia viene esportata. “Abbiamo presentato un piano condiviso con missioni specifiche per ogni stabilimento che porterà il Gruppo a produrre il più ampio portafoglio di veicoli degli ultimi 10 anni, ampliando l’offerta dei nostri 10 marchi per coprire altrettanti segmenti di mercato. Ma, come viene sottolineato nel piano di lavoro condiviso con il Ministero, per raggiungere gli obiettivi finali”, ha aggiunto, “al di là del livello di performance di ogni impianto, sono cruciali una serie di fattori abilitanti specifici, come la cancellazione dell’impatto della normativa Euro 7 per la continuazione della produzione di modelli accessibili in Italia, gli incentivi adeguati per i clienti di veicoli elettrici per sostenere il mercato e lo sviluppo della rete di ricarica, e il miglioramento della competitività industriale di Stellantis e dei fornitori italiani, incluso il costo dell’energia”.