Il 2023 si chiuderà all’insegna del rallentamento generalizzato anche se ci sono sprazzi di vitalità economica, seppure deboli e incerti. In questo senso vanno letti sia il recupero delle vendite reali in ottobre sia la crescita della fiducia delle famiglie a novembre. L’occupazione inoltre tiene al di là delle più favorevoli aspettative. Sono i dati della Congiuntura Confcommercio di metà novembre che prevede una variazione nulla in termini congiunturali del Pil a dicembre e dello 0,6% nel confronto annuo. Tale stima comporterebbe la conferma della crescita per l’intero anno 2023 allo 0,8%, in linea con le indicazioni della Nadef.