“Sì, quello di Dubai è un accordo storico perché le premesse rispetto alla Conferenza non era rosee, dobbiamo essere sincere. Già la Cop27 si era chiusa a fatica, più che altro enunciando quelli che erano i problemi, in modo particolare quelli relativi a ‘perdite e danni’ e dei Paesi in via di sviluppo che rivendicavano aiuti maggiori. Quest’anno con la guerra in Ucraina e a Gaza, quindi con situazioni geopolitiche indipendenti dal merito di Cop, c’era un certo pessimismo. Invece i risultati ci sono stati”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a SkyTg24. Risultati, ha ricordato, relativi al fondo ‘Loss and damage’ (perdite e danni), di cui l’Italia “è il primo Paese per contributi, con un impegno di 100 milioni di euro da parte di Giorgia Meloni”. “Per noi – ha detto Pichetto – questo non è solo un dovere, ma anche un interesse per l’area del Mediterraneo”. “E poi per la prima volta – ha proseguito il ministro – per la prima volta la parola ‘fossili’ è entrata nel testo dell’accordo”.