In una intervista a Il Corriere della Sera, Nasr al-Din Amer – presidente dell’agenzia di stampa yemenita, Saba, ma anche vice capo del sistema mediatico del Partigiani di Allah (Ansar Allah) – dice: “Sono un leader Houthi”. Poi spiega perchéle azioni degli houthi si sono spostate anche su altre navi. In principio era solo Israele “questo fino a quando Usa e Gran Bretagna non ci hanno bombardati. Da allora sia le loro navi militari sia quelle civili sono diventate un obbiettivo legittimo”. E ancora: “Mi hanno chiesto molte volte come potevamo affrontare la grande alleanza di sauditi, americani, emiratini, kuwaitiani e altri. Loro avevano armi moderne, intelligence, elettronica, noi invece eravamo semplici ribelli e la parte dell’esercito yemenita che si è unita a noi era al collasso. Per anni abbiamo risposto: Allah è con noi. Così, dopo 9 anni di guerra, abbiamo vinto. Adesso rispondo ancora: Allah è con noi e vinceremo”. Nasr-al-Din racconta anche come: “Nel Corano c’è scritto: ‘Prepara per il nemico di Allah qualunque cosa puoi, inclusi i cavalli da guerra’. E noi abbiamo preparato missili balistici e da crociera, siluri marini, droni per il cielo e il mare. Soprattutto abbiamo il supporto della gente. Dal 2011 noi yemeniti ci siamo divisi su tutto, ma ora siamo uniti contro Israele per difendere Gaza. Ci sostiene persino chi ci ha ucciso nella guerra civile, anche l’opposizione espatriata ci ha teso la mano. In più abbiamo il vantaggio della geografia. Conosciamo la nostra terra, le nostre montagne, sappiamo dove nasconderci mentre il nemico è in mare e non ha nulla per ripararsi”.