“L’approvvigionamento energetico è cruciale per lo sviluppo del nostro Paese e di tutot il Mediterraneo e la presenza di Eni è importante. Dalla prima metà del 2023 si è svolta una gara internazionale per l’assegnazione di blocchi esplorativi nell’off shore di Israele, nelle cui acque sono attivi già diversi operatori internazionali. La scadenza fissata – luglio 2023 – un consorzio che comprende Eni e altri due operatori ha presentato offerte per due zone esplorative fra le quattro messe in gara. A fine ottobre il governo israeliano ha comunicato l’assegnazione della cosiddetta ‘zona G'” a questo consorzio. Da quanto riferisce Eni, il contratto è ancora in via di finalizzazione. Il consorzio, perciò, non ha alcuna titolarità sull’area, né sono in corso operazioni che avrebbero comunque natura esplorativa non vi è dunque al momento qualcuno sfruttamento di risorse”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antronio Tajani, durante il question time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione di Angelo Bonelli (Avs) in merito alle iniziative di competenza “volte a evitare attività di esplorazione dell’Eni nelle aree marittime della Striscia di Gaza”.
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