Imprese, indice Pmi: A febbraio nell’eurozona risale terziario, peggiora manifattura

In base ai dati raccolti tra il 12 ed il 20 febbraio, l’indagine Pmi di febbraio dell’attività economica dell’eurozona indica il più lento tasso di calo in otto mesi, dovuto ad una risalita della produzione terziaria che sta compensando la maggiore contrazione del manifatturiero. La fiducia per l’anno a venire è migliorata, toccando un picco di rialzo in dieci mesi che ha incoraggiato le aziende ad aumentare gli organici tanto da registrare un’espansione delle assunzioni ad un livello mai visto da luglio scorso. Ciò aggiunge ulteriori segnali di moderazione del rallentamento dell’eurozona.

Dal punto di vista nazionale, la maggiore contrazione in Germania e il forte calo della produzione in Francia hanno controbilanciato la crescita più rapida del resto dell’eurozona. Dopo i ritardi di gennaio causati dai disagi dei trasporti sul Mar Rosso, i tempi di consegna sono migliorati alleggerendo maggiormente la pressione sui prezzi del settore manifatturiero. Tuttavia, l’inflazione del settore terziario è rimasta elevata rispetto alla media storica, causando a febbraio l’accelerazione dei tassi di inflazione dei prezzi di acquisto e di vendita generali fino ai valori più alti da maggio dello scorso anno. Nel dettaglio l’Indice Pmi della Produzione Composita dell’eurozona è salito a febbraio a 48.9 da 47.9 di gennaio. Malgrado abbia segnalato il nono mese consecutivo di contrazione, il calo di febbraio è stato il meno elevato da giugno dello scorso anno. La manifattura è calata a 46,1 mentre i servizi sono saliti a 50.



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