“L’approvazione della Direttiva Case Green è una notizia positiva, ora dobbiamo però attrezzarci come sistema paese in termini industriali, normativi e finanziari, per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica e ammodernamento del patrimonio pubblico e privato e per avere lavoratori professionalizzati, imprese qualificate e produttori nazionali di materiali e tecnologie. Il Governo apra subito un confronto con le forze sociali e i professionisti del settore per preparare il Piano Nazionale di Ristrutturazione degli Edifici da presentare all’Unione Europea già a fine 2025”. Così Alessandro Genovesi, Segretario generale della Fillea Cgil, commenta l’approvazione definitiva della Direttiva Europea case green. “La filiera delle costruzioni e delle attività immobiliari rappresenta oggi oltre il 20% del Pil e da lavoro tra diretti ed indiretti ad oltre 2 milioni di persone, dobbiamo prepararci per tempo per evitare contraccolpi e massimizzare i benefici sociali, ambientali ed economici che la direttiva indica. Se traduciamo infatti la direttiva in numeri – prosegue il leader Fillea – con il 55% della riduzione dei consumi energetici che dovrà essere ottenuto tramite la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni inferiori, questo vuol dire che entro il 2030 le ristrutturazioni dovranno coinvolgere il 15% degli immobili in classe F e G e, entro il 2033, il 26% degli edifici di classe energetica più bassa. Cioè il 43% degli immobili meno efficienti dovrà essere riqualificato dal punto di vista energetico. In Italia, stiamo parlando di riqualificare in pochi anni oltre 500mila edifici pubblici e circa 5 milioni di edifici privati con le prestazioni più scadenti, ognuno dei quali composto da una o più unità immobiliari. Senza contare le nuove costruzioni”.
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