“Ormai da qualche tempo l’andamento dell’inflazione è sostanzialmente in linea con le nostre aspettative. Nel 2023 abbiamo assistito a una riduzione di circa il 70% dell’errore medio assoluto nelle nostre proiezioni del personale rispetto al 2022, un trimestre in più. In secondo luogo, ora vediamo che l’inflazione tornerà al 2% prima rispetto a prima nel nostro orizzonte di proiezione, a metà del 2025, e non supererà il nostro obiettivo per il resto dell’orizzonte”. Così Christine Lagarde, presidente della Bce, alla XXIV Conferenza della Banca Centrale europea in corso a Francoforte organizzata dall’Istituto per la stabilità monetaria e finanziaria, Goethe University.
“In terzo luogo, la composizione dell’inflazione sta migliorando, poiché ora ci aspettiamo un’inflazione core più bassa nel medio termine. Ciò suggerisce che la convergenza al 2% sarà probabilmente più duratura e meno legata alle ipotesi sui prezzi delle materie prime, sebbene queste ultime possano sempre rivelarsi pericolose”, aggiunge Lagarde.