Carlo Fidanza, eurodeputato di fratelli d’Italia, parlando di Ursula von der Leyen e alle accuse lanciate da Marie Le Pen, dice: Noi nel 2019 non l’abbiamo votata e da allora non abbiamo risparmiato critiche alla sua Commissione. I nostri voti sono lì a dimostrarlo. Oggi su Pnrr, immigrazione e green deal, assistiamo a un suo cambio di passo, grazie alla postura più determinata dell’Italia col governo Meloni. Non c’è alcuna ambiguità ma concretezza politica”. In una intervista a La Stampa aggiunge: “Il presidente della Commissione verrà indicato dai governi nel Consiglio europeo tenendo conto di vari fattori e poi ratificato dal Parlamento europeo. Lei a oggi è la candidata dei Popolari, non è la nostra. E in ogni caso l’esperienza insegna che da queste trattative capita spesso di “entrare papa e uscire cardinale”. Il voto del 9 giugno sarà un referendum, non su Ursula ma tra due visioni alternative dell’Europa”.