Dalla moka alla mucca: il progetto Life che trasforma fondi di caffè in mangime

Il progetto supportato dallo strumento finanziario Ue per l'ambiente e l'azione per il clima: la nuova dieta a base di caffeina riduce le emissioni di metano del 20%.

Chi non inizia la giornata con una tazza di caffè? Chi non ne prende almeno uno in pausa pranzo, o alla macchinetta con i colleghi? Nel 2023 sono stati stimati 53,7 milioni di sacchi di caffè consumati nei Paesi membri dell’Ue, pari a 60 chili per cittadini. Una quantità ancora più rilevante se si considera l’impatto ambientale delle capsule di plastica e dei fondi di caffè, che invece potrebbero essere sfruttati in termini energetici e agricoli. E anche come mangime per far iniziare la giornata anche agli animali da allevamento europei.

Si chiama Life Ecoffeed ed è un progetto supportato dallo strumento finanziario dell’Ue per l’ambiente e l’azione per il clima, che sta trasformando i fondi di caffè umidi (spent coffee grounds, Scg) in mangime per il bestiame, che di solito viene prodotto con soia importata e che rappresenta un processo estremamente impattante per l’ambiente. Entro il 2050 si prevede che il numero di capi di bestiame in Europa aumenterà del 70% e tutti questi animali avranno bisogno di essere nutriti. Ecco perché i fondi di caffè umidi hanno un enorme potenziale nel presente e futuro prossimo dell’agroalimentare europeo, considerato anche un effetto inaspettato sui bovini: la nuova dieta a base di caffeina riduce le emissioni di metano del 20%.

La necessità di un cambio di rotta sul caffè e sul suo impatto ambientale deriva semplicemente dai dati. Un chilogrammo di caffè prodotto da una macchina da caffè genera circa 2 chili di fondi di caffè umidi, mentre una capsula di caffè ne genera circa 18 grammi. Oltre al fatto che centinaia di migliaia di capsule di plastica finiscono in discarica e impiegano molti anni per decomporsi, va rilevato il fatto che circa il 46% dei fondi riutilizzabili nei fertilizzanti e nella produzione di energia vengono inceneriti.  Non tutti i fondi di caffè umidi sono adatti all’alimentazione animale, ma il progetto ne ha trovato un uso alternativo producendo oltre una tonnellata di pellet da utilizzare come combustibile per aumentare l’efficienza di essiccazione per quello invece destinato ai mangimi.

In dirittura di arrivo a fine marzo – quando saranno presentati ufficialmente tutti i risultati – il progetto Life Ecoffeed si concentra sui sottoprodotti dell’industria del caffè e mira a raccogliere e trattare 21 tonnellate di fondi di caffè umidi e 1,5 tonnellate di capsule di caffè da riciclare. A oggi sono stati riciclati 375 chili di plastica e alluminio dalle capsule esaurite e sono state prodotte 80 tonnellate di mangime sperimentale per ovini e bovini da latte, utilizzato in prove di alimentazione controllata con i fondi di caffè umidi: non è stato rilevato alcun impatto negativo sulla produzione di latte o sulla sua qualità chimica, ma al contrario è stato modificato il profilo degli acidi grassi del latte in uno più sano. Per esempio, nella più grande azienda lattiero-casearia dei Paesi Baschi (Spagna) è stata sperimentata una nuova formulazione di mangime con il 10% di fondi di caffè umidi per circa 150 mucche e il 20 % per 48 pecore.