Torna l’ora legale: domenica lancette avanti di un’ora. Terna: “Risparmio da 90 milioni”

Il cambio nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo. Notevoli i vantaggi dal punto di vista energetico, ambientale-climatico, ma anche economico.

Lancette avanti di un’ora nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo: torna l’ora legale. Con l’arrivo della Primavera si allungano le giornate, ma anche se la sveglia al mattino suonerà più presto (e si dormirà di meno) ci saranno notevoli vantaggi dalla pratica.
Dal punto di vista energetico, ambientale-climatico, ma anche economico.

A fare i conti è Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica. Che stima, nei sette mesi in cui sarà in vigore il nuovo orario, un risparmio di 90 milioni di euro circa, dovuto a consumo minore di energia che dovrebbe aggirarsi sui 370 milioni di kWh. Una quota importante, che a sua volta genera un altro risparmio di alto valore: l’azienda guidata da Giuseppina Di Foggia, infatti, quantifica che ci saranno circa 170mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in meno nell’atmosfera. Non male, in una fase storica in cui gli effetti del cambiamento climatico si fanno sempre più minacciosi.

Da anni ormai si dibatte, nell’opinione pubblica, tra gli esperti e anche nel mondo politico, sull’opportunità di adottare per tutti e dodici i mesi dell’anno l’ora legale, aumentando quindi i benefici economici e ambientali. Non solo in Italia, ma anche a livello europeo. Ad oggi, però, tutto è rimasto fermo al punto di partenza, anche perché dal 2020 il dibattito è stato totalmente occupato da temi molto seri come la pandemia, poi l’invasione russa in Ucraina e ora le forti tensioni in Medio Oriente.

Se nulla cambia, dunque, meglio guardare il buono della situazione. Dunque, tornando alle previsioni stilate da Terna, il beneficio economico “stimato per il periodo di ora legale nel 2024 è calcolato considerando che il costo del chilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’Arera) è, attualmente, pari a circa 24,3 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 370 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie”. Terna, inoltre, ricorda che in quasi venti anni, dal 2004 al 2023, “il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro”.

Al di là dei numeri, occhio a cambiare l’orologio: avanti le lancette di un’ora, almeno fino al prossimo 27 ottobre, quando torneremo all’ora solare. E a dormire 60 minuti in più.