“Guardando alla strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, fino al 2030 sono necessari almeno 100 miliardi di euro all’anno per gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto“. È chiaro il monito della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per sostenere la competitività del settore dei trasporti europei seguendo la strada della transizione verde. Intervenendo al Dialogo sulla transizione pulita per la mobilità, la numero uno dell’esecutivo Ue ha focalizzato l’attenzione sull’espansione delle tecnologie pulite e sulle necessità di investimento per garantire la decarbonizzazione di un settore che incide “per circa un quarto delle emissioni totali nell’Ue”.
“Se vogliamo raggiungere la meta della neutralità climatica dobbiamo tagliare le emissioni del settore dei trasporti di circa il 90%. E’ una grande sfida davanti a noi”, è l’esortazione di von der Leyen durante l’ultimo dialogo sulla transizione pulita con le industrie europee prima della presentazione degli input per l’agenda strategica 2024-2029. “Stiamo scrivendo le linee guida, significa tagliare su misura la legislazione per le azioni sul campo”, e i dialoghi per la transizione pulita servono proprio per “sapere di cosa avete bisogno per arrivare a questi obiettivi, in modo da rendervi la vita più facile”, ha assicurato von der Leyen.
“Abbiamo i mezzi per mitigare il cambiamento climatico, il principale è ridurre le emissioni di gas serra e sappiamo che i trasporti incidono per circa un quarto di quelle totali nell’Ue“, ha ricordato von der Leyen, insieme alla necessità di “lavorare per accelerare la transizione”. In questo contesto “i primi passi sono stati fatti, in questo mandato abbiamo adottato il quadro legislativo e tutti i nostri Stati membri hanno inserito nella propria legislazione nazionale che entro il 2050 saremo climaticamente neutrali“, ha continuato von der Leyen, sottolineando che l’aver fissato per legge questo obiettivo “è importante per le decisioni di investimento e per dare prevedibilità a chi investe in una certa direzione nel futuro nell’Ue”. Proprio per quanto riguarda gli investimenti, “dobbiamo farlo in modo massiccio e intelligente” per essere “ancora più resilienti contro cambiamenti climatici ancora più estremi”, come sta già facendo Bruxelles con “1,3 miliardi di euro in infrastrutture di ricarica e di rifornimento, contiamo di aumentarlo di cinque volte con investimenti privati”.
Carburanti sostenibili e catene di approvvigionamento sono vitali per le industrie del settore dei trasporti. È per questo che l’Ue sta “sostenendo 120 progetti di carburanti sostenibili per l’aviazione“, ha reso noto von der Leyen, ricordando che quello dei carburanti sostenibili “una decina di anni fa era un business case negativo, ma con il Green Deal è diventato positivo, perché le tecnologie per decarbonizzare i trasporti sono diventate frontrunner nell’innovazione nel settore dei trasporti”. Per quanto riguarda invece le catene di approvvigionamento “stabili e sostenibili per la competitività” il focus dell’attenzione è su “acciaio verde, batterie e componenti critiche”, come dimostra il lavoro sull’acciaio pulito: “All’inizio del mandato c’erano zero progetti nell’Ue, oggi ne abbiamo 50 su 80 in tutto il mondo“, un “ottimo segnale” che ha portato alla “prima fabbrica per la produzione su larga scala in Svezia, che l’anno prossimo fornirà ai produttori di automobili acciaio prodotto a basse emissioni e accessibile economicamente”, ha evidenziato von der Leyen parlando con i rappresentanti delle industrie europee del settore dei trasporti.