Energia, Monti (Edison): Investimenti per 100 mld, la spinta del Sud

“Il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) predisposto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica prevede 80 nuovi gigawatt di fonti rinnovabili e 15 gigawatt di accumuli entro il 2030: la maggior parte sarà realizzato a Sud e costruire un gigawatt costa circa 1,2 miliardi. Poi bisogna considerare gli investimenti che sta facendo Terna per rafforzare la rete di trasmissione. Si tratta di un flusso di capitali che non c’è mai stato. Ora bisogna sfruttarlo nel modo migliore”. Così Nicola Monti, ceo di Edison che stima oltre cento miliardi di euro come ammontare degli investimenti di cui beneficerà il Sud Italia da qui al 2030. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “Le rinnovabili si trascinano opere civili, manodopera locale e possono fare da volano per migliorare le infrastrutture. Sono investimenti che bisogna valorizzare al meglio puntando su contenuti industriali italiani e sull’indotto locale che creano. Il Sud, oltre che hub da cui transiterà il gas, sarà un motore per la produzione”. E ancora sulle altre opportunità di sviluppo al Sud: “Investire in efficienza energetica, illuminazione pubblica, servizi alla Pa e nell’economia dei porti del Sud, a partire dalla decarbonizzazione del trasporto pesante con gas liquido”. Infine spiega Monti il “Mediterraneo allargato rappresenta il 14 per cento del Pil globale e ospita il 16 per cento della popolazione, per di più molto più giovane rispetto alla media europea. In quest’area il Mezzogiorno d’Italia ricopre una importanza strategica in termini di contributo alla sicurezza energetica e di sviluppo di nuova energia rinnovabile. Possiamo valorizzare il potenziale di sole e di vento dei Paesi del Nord Africa, che hanno ampia disponibilità di territorio, e aiutarli a decarbonizzarsi lasciando un contributo in termini di competenze”.