Biden sta annunciando l’aumento dei dazi sulle auto elettriche cinesi dal 25% al 100%, “e questi dazi non possono essere l’unica risposta, ma noi europei dovremmo fare lo stesso: dare segnali chiari e muoverci con efficacia, se ci sono potenze industriali nel mondo che distorcono la concorrenza con pesanti sussidi in tutti i settori nei quali vogliono spingere l’export”, dice Carlo Bonomi sta per concludere il suo mandato di presidente di Confindustria. In una intervista a Il Corriere della Sera poi spiega: “I dazi Ue verso i prodotti cinesi sono molto più bassi di quelli americani. Io sono per il libero mercato. Questo però non vuol dire che si possa assistere silenti al dumping di prezzo ai nostri danni, perché il campo di gioco è distorto dai sussidi. E quando si parla di mobilità elettrica, bisogna guardare all’impatto su tutta la filiera. Non vedo molta sostenibilità se il primo esportatore mondiale di litio per le batterie è il Congo, dove l’estrazione avviene in condizioni inumane e spesso sfruttando i minori. Non si può guardare solo all’ultimo tratto della filiera. Se un Paese è anticipo sugli altri in questa tecnologia, non ha diritto a praticare il dumping. Quando negli ultimi anni la Ue ha deciso sfidanti obiettivi di transizione green, ha sbagliato a non porsi il problema”.