“Gli scenari dell’energia non sono più così lineari, i prezzi oscillano, aumenta il costo del denaro e dei materiali e resta in primo piano la tematica del gas. In questo contesto puntiamo a crescere nelle geografie in cui siamo presenti, con un’attenzione ai nuovi investimenti che non significa prendere tutto ciò che arriva, ma scegliere e piuttosto crescere un po’ meno”. Così Alessadro Garrone, vicepresidente esecutivo di Erg, che ha appena approvato i conti del primo trimestre chiuso con 218 milioni di ricavi. In una intervista a Repubblica spiega quali sono gli obiettivi: “Aumentare la capacità installata di 1,2 gigawatt con investimenti di 1,2 miliardi. Ci concentreremo molto sulla crescita organica. La fase dell’acquisizione spinta ha contraddistinto il nostro inizio.
Continuiamo comunque a guardarci in giro. La strategia M&A c’è sempre, anche perché abbiamo una capacità manageriale di gestirla molto alta”. La crescita arriverà “nei Paesi in cui abbiamo già una presenza consolidata, Italia, Francia, Spagna, Uk e ora anche Usa, dove siamo entrati con un forte sviluppatore americano, in una joint venture che parte da 317 megawatt installati e punta ad arrivare a mille”. Garrone poi rivela: “Siamo molto legati al wind and solar, ma puntiamo a crescere in altri settori, a cominciare dallo storage per arrivare all’ibridazione, cioè a parchi eolici e solari insieme e all’idrogeno green”. E ancora: “Per lo storage è necessario supportare al meglio la rete, una tecnologia che in futuro sarà sempre più presente. Così come stiamo sviluppando progetti nell’ibridizzazione nell’eolico e solare per massimizzare la produzione dei nostri parchi. L’idrogeno green ci interessa molto, potremmo in futuro valutarlo. Trasversale a tutto questo sarà comunque la digitalizzazione, con una piattaforma a cui collegheremo tutti i nostri asset”.