La rotta è fissata, la destinazione è la transizione ‘pulita’ dell’industria navale europea. Il mezzo è un’imbarcazione che sta già facendo la storia in questo settore. Si chiama Methatug ed è il primo rimorchiatore al mondo alimentato a metanolo: un’innovazione finanziata con fondi Ue che rappresenta uno dei passi più significativi non solo per rendere più ecologica la flotta europea, ma anche per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050.
Il rimorchiatore Methatug è stato varato nel porto di Anversa-Bruges (Belgio), come parte del progetto Fastwater che si proponeva di esplorare la fattibilità del metanolo come carburante sostenibile per l’industria navale. Si tratta a tutti gli effetti di una delle tecnologie pulite più all’avanguardia nel settore navale: Methatug utilizza il motore di un rimorchiatore esistente convertito in motori ‘dual fuel’ per funzionare con una miscela di metanolo e carburante convenzionale. L’imbarcazione è lunga 30 metri, può trainare 50 tonnellate e può immagazzinare fino a 12 mila litri di metanolo, sufficienti per due settimane di lavoro.
“Il metanolo ha tutte le carte in regola per diventare un carburante del futuro e svolgere un ruolo pionieristico nell’ecologizzazione dell’industria navale“, spiega il coordinatore del progetto Fastwater, Sebastian Verhelst. Il metanolo produce meno emissioni inquinanti del diesel tradizionale, può essere prodotto da fonti rinnovabili e può essere utilizzato sia per le navi nuove sia per quelle in fase di ammodernamento, perché è liquido a condizioni ambientali. “Siamo ora in grado di compiere passi importanti con Methatug per dimostrarne la fattibilità”, precisa Verhelst a proposito del fatto che più il metanolo diventerà disponibile e utilizzato, più avrà un impatto ambientale positivo.
Il varo di Methatug ha coinciso con l’evento conclusivo del progetto Fastwater, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, gestito da Cinea. Il progetto è coordinato dall’Università di Lund in Svezia e, oltre al Porto di Anversa-Bruges, hanno collaborato anche l’Università di Gand e il produttore belga di motori Anglo Belgian Corporation, insieme ad altri partner provenienti da Belgio, Germania, Grecia, Svezia e Regno Unito. “Il viaggio non finisce qui, la fase di commercializzazione è fondamentale e altri programmi dell’Ue, come il Fondo per l’innovazione, offrono l’opportunità di scalare e replicare il successo in altri settori e regioni”, ha fissato la rotta la Project Officer di Cinea, Anna Karamigkou. All’orizzonte ci sono le conversioni alla propulsione a metanolo di una barca pilota in Svezia, di una nave da crociera fluviale in Germania e di una nave della guardia costiera in Grecia.