“Nei capoluoghi metropolitani, nel 2022, la quota di raccolta differenziata si attesta al 46,6% (-18,1 punti percentuali rispetto agli altri capoluoghi). Rispetto al 2021, la quota aumenta in tutte le città, eccetto Milano (-0,4 p.p.) e Venezia (-2,5 p.p.), che ritorna al di sotto del target, raggiunto nel 2020. I maggiori progressi si osservano a Catania (+10,7 p.p.), che tuttavia raggiunge solo il 22% di differenziata, e a Messina (+10,5 p.p.), che arriva al 53,5%”. E’ quanto emerge dal Rapporto Ambiente 2022 di Istat.
“La quota di popolazione residente in comuni che hanno raggiunto il target del 65% di raccolta differenziata, scende al 28,5% per l’insieme dei comuni capoluogo e all’1,6% nei capoluoghi metropolitani (58,4% negli altri). Fra i capoluoghi metropolitani, dopo l’arretramento di Venezia, nel 2022 soltanto Cagliari supera il target con il 74,8% di raccolta differenziata”, prosegue l’istituto di statistica. “La quota di popolazione residente in capoluoghi che hanno raggiunto il target è più elevata nel Nord-est (53,5%). Seguono il Nord-ovest (30,7%), le Isole (23,7%), il Sud (19,7%) e il Centro (18,0%)”.