Il 90,7% degli imballaggi è progettato per essere riciclabile, riutilizzabile o compostabile, in aumento dall’88,5% rispetto al 2021/22, i consumi idrici degli stabilimenti sono stati ridotti del 20%, grazie a iniziative di riduzione e riutilizzo, rispetto all’anno di riferimento 2017/18 e del -9,6% rispetto al 2021/2022. E, ancora, nella filiera delle nocciole è stato raggiunto il 90% di tracciabilità, mentre quella del cacao è salita al 93%. Sono alcuni dei dati che emergono dal 15esimo Report di sostenibilità di Ferrero che “mostra i significativi passi in avanti compiuti nell’ambito dei quattro pilastri fondamentali: protezione dell’ambiente, approvvigionamento responsabile delle materie prime, promozione del consumo responsabile e valorizzazione delle persone”.
“Il Gruppo Ferrero – spiega Giovanni Ferrero, executive chairman – riconosce il ruolo cruciale che l’azienda svolge nella protezione dell’ambiente per le generazioni future. Abbiamo riconfermato con impegni concreti che la sostenibilità è parte integrante della strategia di lungo termine di Ferrero”. Tutti i quattro pilastri del nostro framework di sostenibilità, dice, “guidano ogni decisione strategica che prendiamo. Mentre il Gruppo cresce e diversifica il suo portafoglio, continuiamo a valorizzare le nostre partnership di lungo periodo, in particolare quelle dedicate alle comunità in cui operiamo e dove ci approvvigioniamo di materie prime. Crediamo nell’importanza di queste partnership per compiere i progressi, far avanzare l’agenda sociale e ambientale del settore e creare valore per la società”.
L’ultimo report di sostenibilità, relativo all’esercizio 2022/23, mette in evidenza, in modo particolare, il focus del gruppo sulla promozione di una maggiore trasparenza lungo la catena di fornitura dei propri ingredienti chiave. Nella filiera delle nocciole, Ferrero ha raggiunto il 90% di tracciabilità, con un notevole incremento dal 79% dell’esercizio 2021/22, “grazie alla continua collaborazione con agricoltori, fornitori, istituzioni, università e centri di ricerca per promuovere pratiche agricole sostenibili”.
In collaborazione con i partner presenti sul territorio, poi, “Ferrero – spiega il gruppo – ha inoltre contribuito ad affrontare sfide complesse presenti lungo la catena del valore, quali deforestazione”, nelle aree in cui l’azienda si rifornisce dei propri ingredienti”. Ad esempio, adottando mappature satellitari per aiutare ad aumentare la tracciabilità del cacao a livello di azienda agricola, che ha raggiunto il 93% nel 2022/23.
Oltre ad operare a tutto campo con tecnologie all’avanguardia, Ferrero è membro di lunga data della World Cocoa Foundation (WCF) e della International Cocoa Initiative (ICI). La collaborazione “gioca un ruolo di fondamentale importanza per accelerare i progressi volti al contrasto delle cause del lavoro minorile e del lavoro forzato”. Ferrero continua a collaborare con Save the Children, che opera in 65 comunità nella regione Haut-Sassandra della Costa d’Avorio, uno dei principali paesi di approvvigionamento del cacao, raggiungendo oltre 18.000 persone. Ferrero lavora anche con la Earthworm Foundation e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), rispettivamente lungo le catene di fornitura dell’olio di palma e delle nocciole, per contribuire a supportare pratiche di lavoro responsabili.