Inflazione, Passera: Lagarde doveva agire prima, ora servono eurobond

“Il taglio dei tassi era scontato, ma è arrivato in ritardo. Spero che possa essere compensato da altri interventi rapidi”. Lo dice Corrado Passera, fondatore e amministratore delegato di illimity. Che aggiunge: “L’Europa e la Bce stanno sottovalutando il rischio recessione e tutto quello che può causare in chiave economica, sociale e anche politica”. In un colloquio con la Stampa poi spiega: “Tassi alti e inflazione vogliono dire disagio e di conseguenza proteste contro chi è al governo. Negli ultimi anni abbiamo visto cosa è successo in Usa, Gran Bretagna, Italia e in Olanda e ora anche in Francia e Germania. Spesso si fatica a unire i puntini, ma taluni di quelli che oggi chiamiamo populismi, di destra e sinistra, affondano le loro radici nella crisi del 2008 che da finanziaria è diventata economica, sociale e poi politica”. E ancora: “La Bce rispetta il suo mandato di mantenere l’inflazione vicino al 2% con gli strumenti su cui dispone. Mi auguro abbia il coraggio di andare oltre, perché le statistiche sui prezzi sono allineate all’obbiettivo: e se va bene il 2% va bene anche il 2,5%. Ora è più importante favorire la crescita”. Passera pensa “anche” agli eurobond per svoltare: “Il bilancio europeo vale l’1% del Pil e non basta per assicurare gli investimenti strutturali comuni. Il bilancio federale degli Stati Uniti rappresenta una percentuale venti volte più alta. C’è lo spazio per investire di più in modalità ‘federale'”..