Acquisti sostenibili? Criteri Ambientali Minimi applicati dalla PA? Sono sempre di più le imprese che applicano criteri di selezione dei fornitori di beni e servizi che non si limitino a valutare l’offerta economica e qualitativa del prodotto ma che tengano in considerazione anche aspetti relativi al loro impatto ambientale. Ma se la selezione avvenisse anche con criteri di valutazione dell’impatto sociale? Se per selezionare i fornitori di beni e servizi ci domandassimo quali riescono anche a generare impatto positivo sulla comunità in cui operano? Dalla collaborazione tra Unione Industriali Torino, Camera di Commercio di Torino, Torino Social Impact e Fondazione Compagnia di San Paolo nasce un ciclo di incontri online per approfondire il tema del ‘Social procurement: la scelta responsabile delle imprese’.
Gli incontri intendono approfondire gli aspetti principali di questa strategia d’impresa osservandone sia gli elementi di maggior interesse per lo sviluppo del business (lato offerta) sia le principali opportunità di inserimento in un mercato (lato domanda) che oltre a rispondere alle esigenze delle imprese genera impatti positivi sul territorio. “In questi incontri si parlerà di questa pratica nuova, diffusa in aziende di grandi dimensioni e poco invece in quelle medio-piccole. Indagheremo sui benefici del social procurement, sia dal un lato acquisti, quindi compro da fornitori che possano avere una ricaduta sociale nel loro ambito territoriale, sia dal lato vendite. Come sempre le nostre attività Esg hanno una duplice chiave di lettura: sono imprescindibili per portare competitività alle nostre aziende”, ha spiegato la vicepresidente di Unione Industriali Anna Ferrino.
Fondamentale la collaborazione con la Camera di Commercio di Torino che da anni è attiva nel supportare le imprese del territorio ad una maggiore consapevolezza e responsabilità sociale.
Fondamentale la collaborazione con la Camera di Commercio di Torino che da anni è attiva nel supportare le imprese del territorio ad una maggiore consapevolezza e responsabilità sociale, “Torino Social Impact è un’alleanza, un network di istituzioni, fondazioni e associazioni ed enti del no profit per portare l’economia sociale a Torino. E in questo ambito abbiamo lanciato questo progetto”, ha aggiunto il Segretario Generale Guido Bolatto. “Abbiamo provato ad approcciare prima il settore pubblico dove le norme rendono difficile l’applicazione di clausole sociali e adesso con Unione industriali affrontiamo settore privato. E’ importante mettere in contatto mondo no profit e mondo profit perché lo scambio di conoscenze e competenze può essere molto utile per entrambi – ha spiegato – In questo caso saranno le imprese del profit a dare lavoro alle imprese del no profit o a persone con difficoltà. E’ un segnale importante che si infila in tutte le strategie europee in questo ambito: noi abbiamo vinto un progetto europeo che ci consentirà di affrontare questi temi e metterle in un’ottica coerente con strategie dell’Ue”.
Si è partiti mercoledì 5 giugno ‘Come integrare la domanda delle imprese’, con Raffaella Scalisci, senior advisor Torino Social Impact; Andrea Tuni del Politecnico di Torino, Andrea Ganzaroli, responsabile Procurement Inpeco Spa, Giuseppe Galliano, responsabile prodotti Ri e Suap di Camera di Commercio di Torino. Il prossimo incontro sarà il 3 luglio, dalle 11 alle 13, sul tema ‘Come integrare l’offerta delle imprese’.