Ue, Crosetto: I nomi? Contano i programmi, come il tema della dipendenza da Cina

“Il problema fondamentale non è dire “Facciamo presto, facciamo presto”. Il punto non è esibire la scelta di nomi fatti in un giorno, la cosa fondamentale è capire quale sarà il percorso che vogliamo far intraprendere all’Europa nei prossimi anni. Abbiamo problematiche aperte di cui non si è più parlato da troppo tempo: riguardano il nostro sviluppo economico, il nostro sviluppo industriale, lo sviluppo della nostra stessa sopravvivenza come continente”. Così Guido Crosetto, ministro della Difesa, sulla composizione della Ue che sarà per i prossimi 5 anni. In una intervista a Il Sole 24 Ore spiega la delicatezza della dipendenza europea dalla Cina: “L’Europa dipende al 100% dalla Cina per le terre rare pesanti, dipende al 97% dalla Cina per il magnesio, dipende al 79% dalla Cina per il litio. Potrei andare avanti, dato che persino per la grafite l’Europa dipende al 40% dalla Cina. Ecco che, come si vede, per tutte le materie prime su cui poggia il futuro, quello dell’industria, della ricerca, dei super calcolatori l’Europa dipende dalla Cina. È chiaro che questo non può non essere un tema, e anche drammatico, dall’enorme portata geopolitica, dell’agenda futura della Commissione”.