Sul nuovo Green deal il ministro della Difesa, Guido Crosetto, crede che sia necessario un passaggio. “Vogliamo riflettere o no sulla scelta, che è stata fatta, in modo tragico e, purtroppo, consapevole, proprio su input del socialista Timmermans, di uccidere le auto a motore e l’industria automobilistica europee? Andare verso le auto elettriche ha distrutto le nostre tecnologie del settore e ci ha consegnato nelle mani dei cinesi. Ormai è scientificamente provato che i carburanti biologici, tra l’altro prodotti da un’azienda italiana, l’Eni, se usati con i motori di nuova generazione, inquinano molto meno, nel ciclo completo che comprende produzione, utilizzo e riciclo, dell’auto elettrica”, dice nell’intervista a Il Sole 24 Ore. E continua, Crosetto: “Vogliamo prenderne atto e magari invertire la strada che abbiamo scelto per furore ideologico e non rigore scientifico? L’Europa si è concentrata sulla produzione di regole sempre più cavillose e sofisticate piuttosto che incentivare la ricerca, le tecnologie più innovative e per questo siamo diventati una sorta di grande agenzia della normazione, interessata solo a costruire potere regolatorio”. Per il ministro le conseguenze sono chiare: “Così facendo le aziende sono scappate all’estero ed abbiamo messo in crisi la ricerca e l’innovazione europea regalandone il primato prima agli Stati Uniti e adesso alla Cina. Una scelta insieme miope e folle che va completamente ribaltata. Francamente, i socialisti ‘alla Timmermans’ non vorrei vederli più alla guida dell’Unione”.