“Facciamo controlli sui nostri fornitori perché non ci sia il rischio”. Lo dice Mauro Lusetti, presidente di Conad, parlando del tema del caporalato. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “Il consumatore vuole il prodotto sostenibile senza essere penalizzato sul prezzo”. E ancora: “Noi investiamo sei milioni l’anno sui controlli sui mille fornitori dei nostri prodotti a marchio: se metto il mio nome su un prodotto prima verifico che non ci sia lavoro nero. Vogliamo suddividere in modo equo il valore lungo la filiera. Per la logistica, chi mette a gara un servizio sotto i prezzi di mercato sa bene che così si mette nelle condizioni il fornitore di violare regole ambientali o sul lavoro. E noi questo non lo facciamo”.