Ue, Juncker: In futuro il Green Deal andrà applicato come è stato deciso

“Vorrei esprimere un desiderio: vorrei credere che l’Italia, un Paese che amo, rimarrà un grande artefice dell’integrazione europea. Perché senza un’Italia attiva e costruttiva, l’Europa non sarebbe più quella di adesso. L’Italia non ascolti chi semplifica troppo le sfide del nostro tempo e offre ai cittadini risposte semplici e semplicistiche”. Così l’ex premier del Lussemburgo Jean-Claude Juncker, esponente del Ppe. In una intervista a il Corriere della Sera aggiunge sulla ricongferma di Ursula von der Leyen: “Probabilmente ci saranno delle defezioni nel gruppo della maggioranza che conta circa 400 deputati, ma credo che von der Leyen sarà eletta perché può presentare un bilancio che è positivo”. E ancora: “Fui eletto con i voti contrari di Fidesz e del Pis che invece 5 anni fa appoggiarono von der Leyen. Le grandi famiglie politiche tradizionali dei democratici-cristiani, dei socialisti e dei liberali hanno ragione a non volere una coalizione formale con gli amici di Meloni. Ma se sulla base del programma che sarà sviluppato da von der Leyen, ci fossero alcuni deputati di Fratelli d’Italia che voteranno a suo favore, visto che il voto è segreto non si può rifiutare il sostegno di alcuni rappresentanti dei partiti di estrema destra. Non dovrebbero però stringere un accordo. I partiti politici tradizionali devono opporsi all’estrema destra, che non sarà una forza decisiva nel Parlamento europeo”. Infine sulle sfide della Ue nei prossimi anni: “Gli obiettivi principali dell’ultimo periodo restano gli stessi: la sfida climatica con il Green Deal che deve essere applicato come è stato deciso. La dimensione sociale va cementata e concretizzata. La politica di difesa deve essere equa senza competere con la Nato. L’Ue non può retrocedere sennò perde la strada”.