Energia, 100 firme per appello ‘100% rinnovabili network’ promosso da Fondazione Sviluppo Sostenibile

Sono ben 100 i primi firmatari dell’appello ‘100% Rinnovabili network’. Rappresentanti delle principali associazioni ambientaliste, della società civile, del mondo della università e della ricerca, delle imprese e del terzo settore ribadiscono il proprio no al nucleare e all’insensato ritorno all’atomo previsto nel Pniec, inviato il 30 giugno a Bruxelles, e che prevede la realizzazione di nuovi impianti nucleari per 400 MW già nel 2035 e un mix elettrico con una quota di nucleare “tra l’11% e il 22% al 2050”, con la realizzazione di SMR (Small Modular Reactor), AMR (Advanced Modular Reactor) e futuribili impianti a fusione.



Per i promotori dell’appello l’unica strada che l’Italia deve seguire per un futuro energetico sostenibile e per contrastare la crisi climatica è quella tracciata dallo sviluppo delle rinnovabili, in grado di produrre fino al 100% di elettricità nel prossimo decennio.



Tra i primi firmatari, oltre al vertice della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e delle principali associazioni ambientaliste che si sono fatti promotori dell’appello – Greenpeace Italia, Legambiente, Kyoto Club e WWF Italia – ci sono, tra gli altri, anche quelli di ANEV, ACLI, ARCI, CGIL, CIC, CNR, IGAG-CNR, Federbio, Forum Terzo Settore, Fondazione, Fillea CGIL, Libera, Banca Etica, Symbola, Slow Food, Italia Solare, Fondazione Symbola, Forum Disuguaglianza e Diversità, UNCEM, docenti e ricercatori di diverse atenei – Università La Sapienza di Roma, Stanford University, Politecnico di Milano, Università di Bologna, di Palermo, IULM di Milano, Roma Tre, Università di Firenze, Politecnica delle Marche, Bicocca di Milano, Università di Verona, Università Parthenope di Napoli, Tuscia, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – la Società Meteorologica Italiana.



(Segue)