Rinnovabili, studio Agici: Al 2050 in Italia necessari 48 mld per ristrutturazioni

Entro il 2050 dovranno essere rinnovati in Italia 73,8 GW con un costo ipotizzato di 48,3 miliardi di euro, destinati soprattutto a fotovoltaico e idroelettrico. E’ quanto emerge dallo studio ‘Net Zero: la sfida e il potenziale delle energie rinnovabili al 2050’, presentato oggi a Milano al workshop ‘Net Zero Economy al 2050: miraggio o realtà?’ organizzato dalla società di ricerca Agici nell’edizione 2024 dell’Osservatorio internazionale rinnovabili alla presenza dei principali player del settore. Ne dà notizia il Sole 24 Ore. “È una tema molto rilevante sia dal punto di vista degli operatori che dei finanziatori”, dice l’ad di Agici Marco Carta. Dall’analisi emerge che il 70% degli impianti idroelettrici sia antecedente al 1980, mentre due terzi degli impianti eolici e fotovoltaici risale agli anni 2007-2014. Solare ed eolico “nel solo triennio 2035-2037 potrebbero richiedere fino a un terzo della spesa complessiva considerata”, si legge nello studio.

Per quanto riguarda l’Idroelettrico il punto è lo stallo delle concessioni che sono scadute. “Lo sblocco consentirebbe di mobilitare tra i 10 e i 15 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Gli operatori delle rinnovabili sono pronti a investire sull’intera filiera nazionale sostenendo impianti utility scale per incrementare la produzione, potenziare la rete e sviluppare lo storage. Per farlo è necessario modificare l’attuale quadro normativo che impedisce lo sviluppo dei nuovi impianti ma anche i revamping. È fondamentale lavorare nella semplificazione delle procedure e del permitting per evitare che gli operatori continuino ad essere penalizzati dalla legislazione italiana, sfavorevole rispetto a quella degli altri Paesi europei”, spiega Giuseppe Argirò, ad di Cva.