La Turchia più dell’Italia sta attirando la Cina per quanto riguarda le auto. Dopo Byd tocca a Chery investire ad Ankara. “La Turchia – commenta Gianluca Di Loreto, Partner e responsabile italiano automotive di Bain & Company – è una realtà che l’industria automotive europea non può permettersi di ignorare. La sua competitività ne fa un attore di primo piano da considerare per lo sviluppo di una filiera paneuropea”. In un colloquio con il Sole 24 Ore aggiunge: “Attraverso nuovi operatori locali la Turchia sta accelerando l’adozione di tecnologie all’avanguardia, puntando su settori innovativi come software e batterie per auto. Questo percorso ci ricorda che anche l’Italia, se orientata in modo deciso, può rispondere alle sfide future con la stessa determinazione, integrando la leadership del Made in Italy in una visione comune che abbracci la crescita e la trasformazione digitale dell’industria automobilistica”.