Rinnovabili, Pellegrini (Saipem): Passati da oil&gas al settore eolico

È grande come Piazza San Marco e potrebbe sollevare due Tour Eiffel. La Saipem 7000 sta completando le attività di carico in vista della prossima partenza a novembre. La nave gru è attesa a Courseulles-sur-Mer, in Normandia, dove sta lavorando all’installazione di 64 fondazioni per altrettante turbine eoliche, a una profondità compresa tra i 22 e i 31 metri. Saipem si è aggiudicata il contratto da 460 milioni di euro nel 2021 da Eoliennes Offshore du Calvados Sas (Eodc), che è sponsorizzato da un consorzio guidato dalla francese EDF Renewables. Lo scrive il Corriere della Sera che riporta il pensiero di Roberto Pellegrini, managing director di Saipem Uk e offshore wind operation manager: “La vera svolta risale al 2017 quando l’azienda decise di cogliere la sfida di trasferire tutto quello che sapeva fare nell’oil&gas offshore al settore eolico. Il primo grande progetto è stato Hywind. In quel caso a Saipem venne chiesto di sollevare una turbina intera già assiemata e di posizionarla sopra delle fondazioni flottanti. Poi le turbine vennero installate in Scozia in quello che poi è diventato il primo parco eolico galleggiante offshore”. E ancora: “Abbiamo sviluppato una tecnologia di fondazione eolica galleggiante di tipo semi-sommergibile adattabile sia in acque basse che profonde che si chiama Star 1. L’instalazione in acque profonde, lontano dalla costa, consente di avere più vento”.