“La manovra è pressoché obbligata nei numeri: 30 miliardi per il 2025, 35 per il 2026 e 40 per il 2027, in questo ambito dobbiamo muoverci”. Così Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia. In una intervista a Il Corriere della Sera spiega: “Sappiamo bene che per il 97/98% la manovra è quella, e non si tocca. Per il resto qualcosa si può modificare o migliorare. Ma appunto, ci diamo un limite. Non credo nemmeno che tutti i miei deputati presenteranno ciascuno due emendamenti, è probabile poi che alcuni saranno identici, o magari qualcuno non avrà la sufficiente copertura. Li esamineremo, faremo una scelta, e poi prima di lunedì vedremo anche quello che avranno portato gli altri partiti”. E ancora: “Uno sciopero generale ormai è come un cavalierato, non si nega a nessuno… Sinceramente non si capisce neanche su cosa protesti Landini. E con l’opposizione, dipenderà da come si presenteranno: se, come l’anno scorso, diranno che è tutto sbagliato e faranno previsioni smentite dai fatti del tipo ‘servirà un’altra manovra da 15 miliardi’, che non è mai esistita, allora avremo poco da dirci”.