Standard Ethics ha aggiornato i Corporate Standard Ethics Rating (Corporate Ser) delle 30 maggiori utility europee e delle 15 maggiori multiutility europee. Il settore dell’energia, come quello finanziario, è stato il settore maggiormente interessato dalle attività di regolamentazione e indirizzo in materia di Sostenibilità, soprattutto in ambito ambientale. Si prevede nel breve periodo una stabilità dei giudizi osservando un generale allineamento alle indicazioni internazionali ed un assestamento rispetto alle emergenze derivate dalle crisi geopolitiche dell’ultimo triennio.
È possibile che nuovi sviluppi tecnologici producano soluzioni innovative per far fronte alla crescente domanda di energia spostando la sfida sui temi sociali per renderla una risorsa sempre più accessibile. Nel complesso, le utility e multiutility europee continuano a far parte del settore che si allinea maggiormente alle indicazioni e alle raccomandazioni di Sostenibilità di Onu, Ocse e Ue.
Nel corso dell’ultimo anno, Standard Ethics ha monitorato costantemente le aziende europee operando in questi settori e, registrato alcuni movimenti: Fortum e United Utilities Group hanno mantenuto la loro posizione di aziende più sostenibili del settore, entrambe con un rating “EE+”, aggiungendosi al 77% delle aziende utility con un Sustainable Grade. 11 delle 30 società analizzate hanno un rating “EE”, tra cui Terna, che ha ottenuto un Outlook Positivo alla fine del 2023 rendendo prevedibile un upgrade nel breve periodo.
Dieci delle utility valutate hanno un rating “EE-”, con il gruppo energetico francese Engie che ha ricevuto un Outlook Positivo solo il mese scorso. Endesa, il cui rating “E+” è stato confermato nel luglio 2024, costituisce 6 delle 30 società con rating “E+”. Solo una società ha un Not Sustainable Grade.
Nell’area di multiutility si registra una recente riconferma del “EE+” rating di Acea.