“C’è proprio bisogno di un cambiamento radicale che parte sia dall’azione politica, se volete, ma anche dall’azione personale. Sono le persone che si debbono mettere insieme, anche in termini di solidarietà – aggiunge Landini -, per combattere questo livello di ingiustizie e di redistribuzione di ricchezza d’anno di chi lavora.
Quindi io penso che sia assolutamente necessario. La proclamazione dello sciopero, naturalmente, è quello che un’organizzazione può fare. Il richiamo alla necessità che le persone non si girino da un’altra parte, ma che si determina una vera rivolta sociale che cambi queste ingiustizie, io credo e mi auguro che sia quello che scatta nel nostro paese perché avanti così non si può più andare”.