“Partiamo da un dato tecnico: il Ponte che ha in mente Salvini è lungo due volte e mezzo rispetto al ponte ferroviario a campata unica più lungo al mondo, che misura 1400 metri. E che è arrivato 50 anni dopo il primo che ha superato il chilometro di lunghezza. In ingegneria tutto si può fare, ma l’innovazione di tecnologie e materiali non corre veloce come la mente di Salvini”. Così il vicecapogruppo M5s alla Camera Agostino Santillo intervenendo a margine della conferenza stampa organizzata dalla Cgil a Roma dal titolo ‘No al ponte sullo Stretto’. “Quindi restano le incognite legate al vento, alla tenuta sismica dell’opera, al suo impatto ambientale e all’erosione costiera – continua -. Inoltre, per ora il ponte è solo un’idea, visto che abbiamo sì un ok della commissione Via-Vas, trasformatasi frattanto in circolo ricreativo per annoiati consiglieri comunali di Centrodestra, ma con 60 prescrizioni da matita blu. Ci troviamo dunque dinanzi a un mastodonte inutile e pericoloso. La cui costruzione è stata assegnata per via diretta a Eurolink in barba alle norme europee sugli appalti, e il cui progetto non tiene conto del danno per il traffico marittimo, visto che le grandi navi non potranno più attraversare lo Stretto e cambieranno rotta. L’aspetto più grave, però, è che Salvini continua ad arraffare risorse per quest’opera farsesca a scapito del Sud, mentre in diverse aree della Sicilia non arriva acqua potabile, i treni di tutt’Italia sono perennemente in ritardo e il tpl è ridotto a un colabrodo. Salvini, devastatore seriale dei trasporti italiani in questi due anni, va avanti solo a colpi di demagogia, e Meloni fa la spettatrice non pagante. Sprecare 15 miliardi mentre il paese è paralizzato è uno sfregio a milioni di cittadini che non riescono a spostarsi. Ringrazio la Cgil per averci dato questo spazio di denuncia, e ci uniamo alle richieste di accesso agli atti”.