Energia, Besseghini (Arera): C’è preoccupazione, serve un’armonizzazione europea

“L’elemento temporale c’è nella transizione. E il tema della sostenibilità della transizione va ragionato nella situazione attuale, che stiamo vivendo”. Così Stefano Besseghini, presidente di Arera, intervenendo alla seconda conferenza annuale di Confindustria Energia. “C’è una preoccupazione condivisa da tutti i sistemi rispetto all’energia, sistemi che si confrontano con la situazione di prezzi e che conoscono dinamiche molto complesse da gestire. I francesi sono di fronte a un cambiamento, i tedeschi vivono una crisi di assetto industriale ma il mal comune mezzo gaudio è un atteggiamento che non ci può portare da qualche parte”, aggiunge. Il ruolo del nostro Paese non è marginale: “L’Italia non deve rinunciare a essere protagonista – prosegue Besseghini -. Il tema di mettere al centro l’energia è fondamentale, le risorse sono finite e non infinite. Ci sono cose che possiamo fare subito, altre a medio termine e altre a lungo termine. Per me è fondamentale il concetto di intertemporalità delle scelte. Nel breve ci sono strumenti che hanno leve corte per inserirsi sul prezzo dell’energia che va mitigato e reso sostenibile”. Serve “una visione complessiva” a livello europeo e “una armonizzazione”. Nel medio termine “ovvero nel 2030-2035 serve puntare sulle rinnovabili e sul riassetto di tutto il settore energia. Abbiamo riaperto dei cassetti e fatto delle ottimizzazioni, io dicodi non mollare sul piano dell’accelerazione”. Nel lungo periodo “il tema è quello del mix, di un cambiamento dell’assetto produttivo” compreso il nuclerare. “Discutiamo di questi temi con la massima pragmaticità possibile”, conclude Besseghini.