“La combinazione tra i dazi annunciati da Trump e la sovracapacità produttiva della Cina avrà effetti importanti a livello globale: in generale porterà maggiore inflazione, tassi più alti più a lungo, crescita globale più debole e dollaro più forte. Ad essere penalizzati saranno soprattutto i Paesi esportatori, come quelli europei. Germania e Italia in primo luogo”. Così Joyce Chang, capo della Ricerca Globale della banca statunitense JP Morgan. In una intervista a Il Sole 24 Ore spiega: ” In questo contesto prevediamo dunque che la Borsa statunitense possa salire anche nel 2025, con l’indice S&P 500 che potrebbe arrivare intorno a 6.500 punti dagli attuali 6mila. Mentre l’Europa potrebbe soffrire di più”.