Alimentare, Gobino: Con prezzi cacao e nocciole triplicati difficile crescere

“Lavoro nel mondo del cioccolato da 40 anni ma una cosa del genere non l’avevo mai vista. I prezzi del cacao sono triplicati e tutta la filiera sta soffrendo per via della speculazione sulle materie prime”. Così Guido Gobinouno dei nomi più noti della cioccolateria italiana. “Il 2023 per noi è stato un anno straordinario, ma quest’anno i margini sono molto bassi, quando ci sono”, aggiunge. Forse la colpa è del cambiamento climatico: “Una parte dell’aumento dei prezzi è dovuta all’effetto del clima, che ha ridotto i raccolti soprattutto in Paesi dove la siccità non si era mai vista. Un fenomeno che sta andando avanti da tempo e che oltre ad aver ridotto i raccolti, ha portato all’esaurimento delle scorte, facendo salire i prezzi perché la disponibilità è inferiore alle richieste. Purtroppo, la carenza di prodotto ha messo in movimento i grandi fondi speculativi che hanno fatto incetta di materie prime facendo salire i prezzi”, dice nell’intervista a Il Corriere Economia. E puntualizza: “Negli ultimi 5 anni il prezzo è aumentato del 270%, quasi triplicato. Ad aprile c’è stato un momento di tregua, con il prezzo che era sceso a 5.500 dollari per tonnellata, ma nell’ultimo mese siamo risaliti a 9.000 dollari”. Sul cacao si abbatte la crisi del Canale di Suez, evidenzia Gobino che “ha fatto raddoppiare i costi dei noli e allungare le rotte. Oggi le navi impiegano due mesi per arrivare a Rotterdam e non entrano più nel Mediterraneo, mentre prima a Genova e Trieste qualcosa arrivava. L’effetto prezzo si ripercuote di più su aziende come la nostra, che sono piccole ma hanno una filiera completa e cercano una materia prima perfetta. In più, ci stiamo facendo carico anche del rincaro delle nocciole, prodotto che utilizziamo di più dopo il cioccolato. La produzione è dimezzata, nonostante negli ultimi 20 anni la superficie dei noccioleti sia raddoppiata”.