Energia, Pichetto: “Massima attenzione su rincari bollette”. A studio riduzione prezzi strutturale
Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica assicura che per le imprese si punta per ora a implementare la 'gas release', la fornitura di gas a prezzi calmierati alle energivore.
C’è “massima attenzione” del governo sui rialzi dei prezzi dell’energia. Nell’aula della Camera, Gilberto Pichetto elenca i dati degli ultimi giorni, mentre si moltiplicano gli appelli del mondo imprenditoriale e assicura che sono allo studio interventi per calmierare le quotazioni. Per le imprese, si punta per ora a implementare la ‘gas release’, la fornitura di gas a prezzi calmierati alle energivore.
L’obiettivo di tutte le misure allo studio resta quello di “rendere strutturale la riduzione dei prezzi“, assicura il titolare del dicastero di viale Cristoforo Colombo. Si muove in questa direzione anche la diversificazione delle fonti di produzione a disposizione del Paese, abilitando tutte le tecnologie, “incluso il nucleare“.
La crescente domanda di energia in atto in Asia, i rischi della frammentazione delle supply chain a livello europeo, le tensioni geopolitiche in alcune aree del mondo, Ucraina e Medioriente su tutti, e i possibili impatti derivanti dalle situazioni politiche internazionali implicano, tra i diversi effetti, “il persistere di condizioni di volatilità dei mercati e di possibili speculazioni”, denuncia il ministro. Sul gas, negli ultimi mesi i prezzi in Italia e in Europa sono aumentati a causa di vari fattori, uno, determinante è stato la fine del contratto di transito del gas tra Gazprom e l’Ucraina. L’interruzione ha comportato una riduzione a livello europeo di 15 miliardi di metri cubi di gas all’anno, pari al 5% delle importazioni complessive dell’intero continente del 2024. “Questo ha colpito principalmente Slovacchia e Austria, con ripercussioni parziali sui prezzi in Italia”, spiega durante l’informativa, ricordando che nel 2024 “l’Italia ha importato da Tarvisio 5 miliardi di metri cubi di gas”.
Pichetto cita poi anche la riduzione dei flussi provenienti da Algeria e Azerbaigian e l’offerta stagnante di Gnl. Nel dettaglio, il flusso dall’Algeria si è attestato tra 50 e 60 milioni di metri cubi al giorno, rispetto agli 80-90 milioni precedenti e il gas azero via Tap, è calato di un terzo nelle ultime due settimane, “presumibilmente a causa di problemi di produzione in Azerbaigian”. Gli stoccaggi, sottolinea, costituiscono una riserva importante(il livello è al momento del 68%): “Il 2024 si è chiuso con livelli in Europa inferiori rispetto ai due anni precedenti, a causa degli alti consumi per riscaldamento e produzione termoelettrica. La domanda è aumentata per via delle temperature inferiori agli anni passati e della scarsa ventosità, con relativa minore produzione da parte degli impianti eolici”, precisa il ministro. Sul fronte dell’elettricità, il governo è impegnato a contenere l’aumento dei prezzi, con interventi sia di impatto più immediato sia di natura più strutturale: si prevedono quindi da un lato “misure per accelerare lo sviluppo di nuova capacità da fonti rinnovabili, sia attraverso gli strumenti di sostegno sia attraverso misure di contesto volte a promuovere condizioni di mercato più favorevoli e procedure amministrative più chiare, rapide ed efficaci” e, dall’altro, “misure per mitigare il prezzo di generazione termoelettrica”.