Agricoltura, Prandini (Coldiretti): Servono infrastrutture e bacini per aiutare rinnovabili



“Questi cinque anni sono stati particolarmente complicati, contrassegnati da una pandemia che ha sconvolto la vita dei cittadini, con un raddoppio dei nuclei familiari in difficoltà”. Così Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, che si appresta a essere riconfermato dall’Assemblea per un secondo mandato. “Il mio obiettivo è arrivare a sostituire quello che oggi è il valore dei prodotti ‘italian sounding’ nel mondo, stimato in 120 miliardi, con veri prodotti agroalimentari italiani. Questa è la sfida da attuare nel mio prossimo mandato”, spiega. E poi aggiunge: “Un primo obiettivo è aumentare la nostra capacità produttiva, in particolare nelle aree interne collinari e montane del Paese. Le ragioni sono molteplici, a cominciare dalla necessità di fare manutenzione del territorio ed evitare il dissesto idrogeologico, arrestando il consumo di suolo e recuperando aree dismesse. Poi sono indispensabili le infrastrutture materiali, andando oltre il trasporto su gomma, serve, invece, un sistema intermodale con trasporti su rotaia e via mare. Un’ulteriore priorità riguarda i bacini di accumulo, aumentando la capacità di raccolta di acqua piovana, che si traduce nella possibilità di ampliare le aree irrigue e dare, al tempo stesso, una risposta al settore energetico nelle rinnovabili”.