La premier si è recata a Tripoli con l'amministratore delegato di Eni Descalzi, il ministro degli Esteri Tajani e quello dell'Interno Piantedosi per sottoscrivere un'intesa che consentirà all'italia di diversificare le sue forniture e accelerare il processo per diventare hub Mediterraneo

Due sigle sindacali su tre confermano in pieno lo sciopero, una lo riduce da due a un giorno, nonostante sia iniziato un dialogo in Parlamento e i benzinai siano stati convocati al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per tentare una mediazione sul filo del rasoio.