Bolletta gas -1,3%. Prezzo crolla, boom import Gnl mette al sicuro inverno europeo

Per l'Arera la spesa per la famiglia tipo nell’anno dicembre 2022 - novembre 2023 è di 1.431 euro circa, in calo del 17,7%.

Crolla del 7% il prezzo del gas ad Amsterdam a poco più di 40 euro per megawattora. Il contratto Ttf con scadenza gennaio 2024 non vedeva questi livelli dal 25-26 gennaio 2022, ben prima dell’invasione russa dell’Ucraina, e scende pure sotto il prezzo precedente all’attacco di Hamas a Israele di inizio ottobre, scatenando la reazione di quest’ultimo nella striscia di Gaza e alimentando tensioni su possibili interruzioni di forniture di Gnl. Nemmeno l’arrivo del freddo in Europa ha messo le ali al contratto Ttf. Alla base della parabola ribassista più fattori.

Intanto i flussi norvegesi sono su livelli elevati, intorno a 355 milioni di metri cubi/giorno e secondo i dati di Kpler, e le consegne di Gnl verso destinazioni europee hanno raggiunto il massimo degli ultimi sei mesi la scorsa settimana. Gli stoccaggi inoltre sono ancora pieni nel Vecchio Continente al 94,3%, tre punti percentuali in più rispetto allo scorso anno. Tanto che per Moody’s è probabile che l’Europa esca dall’inverno con le scorte piene al 55% in uno scenario di base e anche lo scenario prevede comunque livelli di stoccaggio intorno al 35% alla fine di marzo, paragonabili alla media decennale alla fine della stagione di riscaldamento. C’è poi da considerare la forte ripresa del nucleare francese, la cui produzione ha raggiunto il picco il 27 novembre appena sopra i 43 GW, top da febbraio, che permette non solo alla Francia ma anche ai Paesi importatori di elettricità transalpina (come l’Italia) di acquistare energia a prezzi più bassi rispetto al 2022, quando il nucleare di Edf visse un anno di crisi tra siccità e manutenzione centrali, sfruttando così di meno il gas.

Grazie a queste buone notizie l’Arera oggi ha fissato una delle ultime bollette mensili per il mercato tutelato che interrompe un rally iniziato a luglio portando fino a ottobre un rincaro delle tariffe del 39,18%. Sui consumi di novembre invece si pagherà l’1,3% in meno nei confronti del mese precedente. In termini di effetti finali, la spesa per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (dicembre 2022 – novembre 2023) è di 1.431 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 17,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (dicembre 2021 – novembre 2022). “Anche questo è frutto dell’azione del governo in sede europea. Perché è stato il governo di Giorgia Meloni a raggiungere l’obiettivo che tutti ritenevano impossibile, quello di stabilire il Price Cap sul gas, che aveva tentato di raggiungere lo stesso governo Draghi e l’obiettivo è stato centrato dal governo Meloni. Anche per questo il prezzo dell’energia si è ridotto in maniera così significativa rispetto ai tetti che aveva raggiunto nei mesi dell’autunno e dell’inverno dello scorso anno”, dice il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a margine del tavolo anti-inflazione che si è svolto al Mimit.

Le paure del 2022 di un possibile razionamento in caso di mancanza di gas sembrano un lontano ricordo. I Paesi europei a tempo di record si sono dotati di nuovi rigassificatori, che hanno potuto ricevere le ingenti forniture di gas in partenza soprattutto dagli Stati Uniti, che coprono il 70% delle importazioni. L’Italia da maggio ha visto entrare in funzione il contestato rigassificatore di Piombino, targato Snam, e la stessa Snam oggi ha finalizzato l’acquisizione del 100% del capitale sociale di FSRU I Limited, società che detiene la proprietà dell’unità di stoccaggio e rigassificazione galleggiante (Fsru – Floating, Storage and Regasification Unit) ‘BW Singapore’, per circa 367 milioni di euro. La BwSingapore può operare sia come nave metaniera per il trasporto del gas naturale liquefatto (Gnl) sia come Fsru. La nave, costruita nel 2015, ha una capacità di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione di circa 5 miliardi di metri cubi all’anno. Opererà dal 2025 al largo delle coste di Ravenna, a circa 8 chilometri di distanza dalla località costiera di Punta Marina dopo la conclusione dell’iter autorizzativo e regolatorio, nonché a seguito della finalizzazione dei lavori e delle opere necessarie per l’ormeggio della Fsru ed il collegamento della stessa alla rete di trasposto, peraltro, già intraprese da Snam.