Il consumo apparente di acciaio si sta ulteriormente deteriorando. Dopo il crollo (-3,1%) nel primo trimestre del 2024, il rimbalzo per l’intero anno è stato rivisto al ribasso (a +1,4% da +3,2%), così come per il 2025 (+4,1% da +5,6%) . Allo stesso modo, si prevede che la produzione nei settori che utilizzano l’acciaio, dopo un calo nel primo trimestre (-1,9%), subirà una recessione più profonda del previsto (-1,6% da -1%). Una ripresa è prevista solo nel 2025 (+2,3%). Le importazioni di acciaio continuano a mostrare quote storicamente elevate (27%). Sono i dati dell’ultimo Economic and Steel Market Outlook di Eurofer, associazione che rappresenta la totalità della produzione di acciaio nell’Unione europea. “I principali indicatori del mercato europeo dell’acciaio mostrano una tendenza al ribasso più ripida del previsto, influenzando ulteriormente le prospettive per quest’anno e il prossimo. Le scarse condizioni della domanda, guidate da fattori attuali come gli elevati prezzi dell’energia, l’inflazione persistente, l’incertezza economica e le tensioni geopolitiche, sono esacerbate da una crisi manifatturiera che colpisce i maggiori settori utilizzatori di acciaio, tra cui l’edilizia e l’automotive”, ha spiegato l’associazione.