Il mondo dell’acciaio è in crisi: bassa domanda, capacità produttiva fuori controllo, costo dell’energia altissimo e poi la concorrenza dei cinesi. Se il quadro europeo è delicato, quello italiano lo è ancora di più perché ci sono delle aggravanti “La prima è il costo dell’energia — evidenzia il presidente di Federacciai Antonio Gozzi a Il Corriere della Sera —. Il prezzo medio da inizio anno è stato di 110 euro al Mwh per gli energivori in Italia contro i 65 della Germania e i 40 della Francia”. Per inquinare di meno la nostra siderurgia sta passando dagli altoforni ai forni elettrici. Con altri problemi: “I forni elettrici funzionano con il rottame e il rottame costa sempre di più. Almeno 18 milioni di tonnellate di rottame sono uscite quest’anno dall’Europa, pari a un terzo dei fabbisogni, dirette per esempio verso la Turchia”, denuncia Gozzi.