“La competenza dell’Ato idrico è, per legge, della Provincia e il presidente della Provincia è, per legge, un sindaco. La mia nomina a commissario, in quanto presidente, ha seguito la logica della normativa, garantendo il ritorno alla normalità dopo anni di crisi. I conflitti sono solo negli occhi di chi non vuol guardare”. Lo dice Claudio Scajola, quattro volte ministro, oggi sindaco di Imperia, protagonista di un’ultima vicenda giudiziaria: il ricorso sulla sua presunta ineleggibilità a primo cittadino prossimo ad approdare in Cassazione. “Il primo grado mi ha già dato ragione e non c’è motivo di pensare il contrario”, sottolinea a La Stampa. .Poi sull’ipotesi di dimettersi dal ruolo di Commissario afferma che non ci ha mai pensato: “Anche se non ho alcun interesse nel ricoprire questo incarico, solo oneri visto che, dal primo giorno, ho anche rinunciato al compenso e mi occupo di questioni complesse, come la rimodulazione delle tariffe idriche. Lo faccio per spirito di servizio, la situazione che ho ereditato era disastrosa”.