“Continuo a fare il mio lavoro, apprezzato da tutti, trasversalmente, tanto che il mio ministero è stato premiato dalla Commissione con il raddoppio delle risorse, visti i risultati ottenuti. E questo nonostante io debba sempre scontare il peso dell’essere ‘cognato di’”. Così Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura. Poi, in chiave elezioni europee, nell’intervista al Corriere della Sera aggiunge: “Gli ultimi anni hanno ampiamente dimostrato i limiti sui grandi temi della attuale Ue su politica estera, difesa, immigrazione, economia comune più solidale. Qualche segnale positivo si intravede per costruire un’area popolare e conservatrice alternativa a una sinistra progressista e sempre più condizionata dall’estrema sinistra”. Infine sulla carne coltivata spiega: “È una legge fatta assieme al professor Schillaci, sostenuta da tanti esperti e scienziati, richiesta da associazioni ed esponenti di ogni parte politica. Siamo sempre disponibili a recepire direttive europee, ma vogliamo che si dimostri la non nocività, che ad oggi non è dimostrata. Non è vero poi che la ricerca è ostacolata, non c’è una riga su questo nella legge, come non è vero e dimostrabile che sarebbe un vantaggio per l’ambiente, che comunque cambierebbe ecosistema senza più allevamenti. E poi c’è una filiera per noi essenziale: sulla quantità saremmo sempre perdenti, finirebbe nelle mani delle multinazionali, sulla qualità no. Non vogliamo perdita di lavoro e potenzialmente di salute quando esiste un immenso spazio in Africa per grandi produzioni per tutti. A questo lavoriamo”.