Il Marocco è riuscito a costruire un modello efficiente di gestione dell’acqua, grazie soprattutto alla sua politica di controllo e mobilitazione delle risorse idriche attraverso la costruzione di grandi dighe di contenimento. Lo ha dichiarato a Rabat Mohamed Sadiki, Ministro dell’Agricoltura, della Pesca marittima, dello Sviluppo rurale e delle Acque e Foreste. Come scrive l’agenzia marocchina Map, intervenendo all’apertura della cerimonia di celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (Wfd), Sadiki ha sottolineato le principali misure che hanno contribuito al successo di questo modello, tra cui la costruzione di strutture per il trasferimento dell’acqua e lo sviluppo delle competenze tecniche e della ricerca scientifica applicata.
Mohamed Sadiki ha poi aggiunto che questa politica ha permesso al Regno di costruire un’importante infrastruttura idrica che comprende 139 grandi dighe, con una capacità totale di quasi 17,6 miliardi di m3, e diverse migliaia di pozzi e trivelle che sfruttano le acque sotterranee.
Riferendosi alle strategie agricole messe in atto negli ultimi due decenni, ovvero il “Piano Marocco Verde” e la strategia “Generazione Verde”, il ministro ha sottolineato che esse hanno fatto della governance delle risorse idriche una priorità, attraverso una panoplia di riforme e la strutturazione di programmi di investimento per un’agricoltura sostenibile.