Nell’informativa di domani alla Camera “faremo un’analisi delle richieste avanzate all’Ue” come “l’attivazione della Riserva di crisi” che “è un primo passo, ma secondo me insufficiente”. Così il ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, intervenendo all’incontro ‘Nuova Pac, quale futuro per l’agroalimentare europeo?’, parlando delle iniziative per fronteggiare l’emergenza dovuta alla guerra tra Russia e Ucraina. “Di fatto si tratta di mettere a disposizione degli agricoltori i soldi degli agricoltori stessi: perché 350 milioni della Riserva di crisi sono i contributi diretti del primo pilastro, che sono già soldi degli agricoltori, a cui si aggiungono 150 milioni del bilancio europeo, che secondo me sono troppo pochi”, continua il capodelegazione M5S al governo. “Così come al momento ci sembra un po’ timida l’apertura rispetto alla possibilità di aumentare le produzioni sulle aree cosiddette ecologiche o sulle aree a riposo”, sottolinea Patuanelli, che rivela: in Europa “insisteremo per avere più risorse sui pagamenti accoppiati, proprio per aumentare le capacità produttive”.