La prossima campagna olivicola nel Mediterraneo vedrà la raccolta aumentare del 30% e il costo dell’olio normalizzarsi. Lo dice Ignacio Silva, ceo del colosso spagnolo Deoleo. “A questo punto dell’anno, le condizioni climatiche attuali sono più incoraggianti. Abbiamo superato i mesi di aprile e maggio, durante i quali avviene la fioritura dell’olivo, senza episodi di caldo estremo e con livelli di pioggia adeguati. Ad oggi, e senza ulteriori informazioni su ciò che accadrà nei prossimi mesi, riteniamo che i quantitativi del raccolto 2024/2025 raggiungeranno livelli normali e che sarà una campagna del 30% superiore alla attuale nella regione mediterranea, il che avrà un impatto sui prezzi che potranno normalizzarsi grazie a maggiori scorte e saranno inferiori a quanto abbiamo visto negli ultimi due anni”, racconta in una intervista a Il Sole 24 Ore. Poi aggiunge ancora: “Nei Paesi mediterranei la produzione ha subito un forte calo negli ultimi due anni, a causa dell’elevata dipendenza del settore dai fattori meteorologici. L’impatto sulla disponibilità di olio spagnolo è stato importante e, unito al trend di crescita dei consumi a livello internazionale, si è tradotto in un aumento senza precedenti dei prezzi dell’olio d’oliva. Nell’Unione europea il calo della produzione nel 2022/2023 è stato del 40% e la causa principale è stata l’impatto della bassa produzione spagnola, che è diminuita del 55%. L’aumento dei costi della materia prima ha portato a un grave impatto sui prezzi dell’olio d’oliva anche nei supermercati in Spagna, con un aumento del 46,3% alla fine del 2023, secondo i dati Nielsen”.