Ventidue città italiane hanno una “povera” qualità dell’aria, vale a dire con valori di polveri ultrasottili (Pm 2,5) tra i 15 e 25 microgrammi per metro cubo, quindi ai limiti del consentito a livello europeo. La mappa della cattiva qualità dell’aria di città è tracciata da dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea). Sulle 344 città analizzate, quelle del nord Italia si collocano agli ultimi posti in classifica in termini di respirabilità dell’aria. In ordine di concentrazione e presenza di Pm 2,5 tale da rendere “povera” la qualità dell’aria figurano Bologna, Prato, Sassuolo, Ferrara, Novara, Parma, Modena, Reggio Emilia, Terni, Ravenna, Torino, Milano, Bergamo, Alessandria, Piacenza, Pavia, Treviso, Verona, Asti, Brescia, Vicenza, Venezia. Da bollino rosso, invece, Padova e Cremona, dove i limiti di polveri ultrasottili sono stati sforati.