Ogni anno l’industria del tabacco costa al mondo 84 milioni di tonnellate di Co2, una quantità paragonabile a quella di 3 milioni di voli transatlantici. Ogni sigaretta fumata genera 14 mg di Co2. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della sanità in occasione della Giornata mondiale senza tabacco che si svolge ogni anno il 31 maggio. L’impronta di carbonio del settore derivante dalla produzione, dalla lavorazione e dal trasporto del tabacco – si legge nel rapporto ‘Tobacco: poisoning our planet’ – equivale a un quinto della Co2 prodotta ogni anno dall’industria delle compagnie aeree commerciali, contribuendo ulteriormente al riscaldamento globale. Il fumo di tabacco contiene tre dei principali gas serra, cioè Co2, metano e ossidi di azoto, oltre ad altri inquinanti atmosferici, e produce un maggiore inquinamento da particolato rispetto, ad esempio, agli scarichi diesel.